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Cybersinistri: +48% sul 2013. Lupin III diventa 2.0

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Il  numero dei cyber-sinistri nel mondo è aumentato esponenzialmente, raggiungendo i 42.8 milioni quest’anno (ossia il 48% in più rispetto al 2013), secondo un sondaggio di Pricewaterhouse Coopers. Con il termine cybersinistro si intende un danno derivante da una violazione o un malfunzionamento della sicurezza di una rete, sia essa aziendale o domestica.

Con tutto quello che ne consegue: furti di identità, di dati bancari, clonazione di carte di credito e chi più ne ha più ne metta. Nei risultati del sondaggio pubblicati di recente dalla società di ricerca di mercato inglese, il danno per questo genere di violazioni per una azienda di grandi dimensioni si aggira in media intorno ai 5.9 milioni di dollari annui, rispetto ai 3,9 milioni del 2013. Una crescita di quasi una volta e mezza, insomma, in soli 12 mesi.

Arsenio Lupin non viaggia più con la sua Morgan…preferisce viaggiare in internet! Del resto chi glielo fa fare di architettare piani diabolici, soffrire il caldo del passamontagna e poi dover scappare  a gambe levate, quando può mettere a segno colpi mirabolanti direttamente dal salotto di casa?

Il fatto è che, grazie all’ app-dipendenza di cui ormai nel bene e nel male siamo tutti vittime, molti di noi utilizzano lo smartphone per accedere al loro conto corrente, per effettuare pagamenti, gestire le attività, controllare lo stato delle polizze, ecc. Una vera manna per i Lupin 2.0 (più aggiornati, questi col “punto.zero”, del novecentesco Lupin III della mia infanzia!).

Risultato: Una nuova grande sfida per le compagnie assicurative che ormai da qualche tempo, stanno immettendo sul mercato polizze ad hoc per la copertura di questi rischi e che – probabilmente – saranno le uniche a essere molto felici degli esiti di questo sondaggio. Lo saranno meno le aziende, certamente, che stanno comunque investendo parti sempre maggiori del loro budget per proteggere i loro dati e i loro utenti e ancor  meno i nuovi cyber-ispettori della Polizia Postale. la cui mole di lavoro crescerà ancora nei prossimi mesi.

Fonte PWC 


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